Decalogo del cyber-iroso: come difendersi dopo un litigio social

Le nuove tecnologie hanno cambiato il mondo e hanno cambiato, di conseguenza, anche il modo di litigare.


Sono lontanissimi i tempi in cui ci sfogavamo sbattendo già la cornetta grigia del telefono... schiacciare l'iconcina rossa dei nostri smartphone non dà la stessa soddisfazione e buttare giù un iPhone è talmente costoso che, anche in preda all'ira, non ci passa proprio per la testa.



Ma è cambiato anche il modo di litigare... e così ecco il decalogo del social iroso. Perché se dobbiamo litigare, dobbiamo farlo bene.


1) Non cancellare il suo numero dalla rubrica
Cancellare il suo numero con l'idea di cancellarlo/a dalla propria vita (e dalla faccia della terra) è ciò che più di sbagliato un social-iroso possa fare. Il suo numero va salvato, piuttosto appellalo con qualsiasi turpiloquio vi venga in mente, ma non cancellarlo per nessuna ragione al mondo. Ti tornerà certamente utile.


2) Smetti di seguirlo su Facebook
Se lo cancelli dagli amici, prima o poi se ne accorgerà e capirà il tuo risentimento nei suoi confronti. Io ti consiglio di procedere per step e, soprattutto, non essere mai il primi a toglierlo da Facebook perché questo scatenerà una reazione a catena senza fine.
Come prima cosa, vai sul suo profilo e smetti di seguirlo. Clicca su "segui già" e, dal menù a tendina, seleziona "non seguire più xxx". In questo modo tutto ciò che scriverà, non apparirà più sulla tua bacheca.
Occhio non vede, cuore non duole.


3) Crea le liste
Facebook dà la possibilità di creare le liste in modo che tu possa scegliere quale gruppo di utenti potrà leggere i tuoi stati. La cosa più semplice da fare è aggiungere il nostro amico incriminato alla lista "conoscenti" e pubblicare sempre i propri post selezionando il livello di privacy "amici tranne conoscenti". In questo modo, chi è nella lista dei conoscenti, non vedrà i vostri aggiornamenti. Potrai sempre scrivere pubblicamente dei post mirati visibili anche a lui.


4) Attenzione ai tag
Fai attenzione ai tag: i tuoi post verranno mostrati anche agli amici delle persone taggate. Ricordatelo.


Ma se lui/lei ci toglie dagli amici di Facebook? Non resta che vendicarci... silenziosamente.
Sappi che io non sono di quelli che cercano il dialogo o il compromesso. Se uno urla, io urlo di più... come si sul dire, vado in escalation.



Quindi se mi togli dagli amici... io ti blocco.


5) Ti blocco su facebook
Se lui/lei ti toglie dagli amici, ti sta dando un chiaro messaggio: non voglio vedere ciò che fai e che dici (neanche noi, ma noi l'abbiamo nascosto dalla nostra bacheca e lui non lo sa!). E allora perché non assecondarlo? Se mi sfidi in questo modo, io ti blocco e non ti do più la possibilità di recuperare il rapporto, di qualunque natura esso sia.


6) Ti blocco su whatsapp
Ecco che qui diventa fondamentale non aver cancellato il suo numero dalla rubrica! Whatsapp è fantastico: ti posso bloccare e così ti tolgo voce. Se lo blocchi su fb, se ne accorgerà solo se ti cerca (e non ti trova), ma se lo blocchi su whatsapp sappi che se ne renderà conto subito perché, come prima cosa, gli sparirà la tua foto profilo chat.. quella foto che fino a pochi minuti prima c'era.



7) Ti metto nella lista "non disturbare"
Coi moderni smartphone si può litigare in modo silenzioso... iOS dà la possibilità di togliere voce ad un contatto: se ti manda sms, il telefono non vibra e non suona. Almeno non infastidisce. Per le chiamate gli si può sempre assegnare la suoneria "muto"


8) Ti blocco pure sul telefono
Se il nostro arci nemico, non contento di essere un social bloccato, torna alla tradizione con sms e telefonate e non ci basta il "non disturbare", allora non resta che mettere il suo numero insieme a quelli del call center di fastweb. Vai nella lista chiamate e selezionare il fatidico BLOCCA CONTATTO.



9) Cambia numero
Se lui insiste e trova il modo di mettersi in contatto con te, non ti resta che cambiare numero, email ecc, ma è un lavoro decisamente dispendioso, soprattutto in termini di fatica. Per questo ti consiglio di portarti avanti: crea una mail per le cose serie (banca, bollette, tasse), una per gli amici e una terza con cui fare le carte fedeltà ed iscrivervi sui siti internet. In caso voglia tagliarlo fuori, ti basterà rifarti la mail degli amici e non dovrai passare ore in attesa con il call center di Enel, Telecom, Società dell'Acqua, ecc.


10) Trasferisciti a Miami
O, se non te lo puoi permettere, fai un corso di photoshop e photoshoppati su una spiaggia tropicale mentre sorseggi un cocktail. Anche se l'hai bloccato, qualcuno quella foto gliela farà vedere! Se poi ci puoi andare davvero, tanto meglio.



E twitter? Io in 180 caratteri non riesco a litigare!


Qui viene ben spiegato, invece, come litigare su facebook:


Come litigare su facebook

Commenti

Piero ha detto…
Opto per il trasferimento su di una spiaggia esotica. Senza smartphone né PC. Più radicale di così... :) Certo meno realizzabile di un semplice altro atto tra quelli descritti. Però, ti dico francamente... preferisco un chiaro "non seguirmi più" oppure "non contattarmi più", cui personalmente aderirei senza indugi, invece di ogni altro segnale più o meno efficace per far capire all'indesiderato che più desiderato - appunto - non è. :)
Se proprio insiste, be' allora si qualifica da sé.
Ciao! Buona giornata, Piero :)
Oriana ha detto…
Molte persone, però, non mollano. Abbiamo litigato? Non parlarmi più, lasciami stare... e non mi riferisco a ex fidanzati, gli "ex amici" sono anche peggio!
Piero ha detto…
È vero. Ho lamentato anch'io di recente proprio la "caparbietà" di queste persone che sono appiccicaticce come i moscerini che sbattono contro l'autovettura in movimento. Per toglierli poi si fa una fatica enorme. A me è perfino capitato che qualcuno avesse la faccia tosta di ripresentarsi su FB e, come se niente fosse, richiedermi l'amicizia. Ma dico, sei scemo? :)
Oriana ha detto…
Io sono giusta ad una conclusione: sono persone sole (e che non sanno accettare la loro condizione). Per questo si attaccano al poco che hanno invece di sforzarsi di capire perché gli altri li allontanano.
Piero ha detto…
Sì ma accanto a queste ci sono molti psicopatici affetti da ipertrofia dell'ego oppure da sindromi ossessivo-compulsive di dover per forza esserci, palesarsi, invadere la vita altrui. Ieri, ad esempio, ho scoperto che un blogger piuttosto noto, con mire di essere intellettuale, ha cominciato a fare una cernita di follower e di blog da seguire. Fin qui, nulla quaestio, è legittimo. Ma il dichiarare in un post che tale cernita avverrà "non rispondendo" ai commenti degli sgraditi visitatori fintanto che "lo capiranno" è, a mio avviso, un sintomo di turbe psichiche. Oddio, se fosse stata una donna, l'avrei anche capito. Voi donne siete bersagliate da "poveretti" a caccia di avventure, virtuali e non. Ma un uomo che si comporta così, insomma... che uomo è?
Oriana ha detto…
ahahah pensa che, anni fa, per gioco io e un mio amico avevamo messo su facebook che eravamo sposati... le richieste di amicizia da sconosciuti con tanto di messaggio privato accompagnatorio erano cresciute in maniera esponenziale!!!
Ora mi trovo richieste da gente che neanche usa il nostro alfabeto... cosa ci seguiamo a fare se non può esserci dialogo?
Piero ha detto…
Dunque, senti questa.
Nella mia "agenzia" è stata costruita e curata la campagna elettorale di una mia amica carissima alle Regionali della Puglia. Non è stata eletta. Tuttavia, oltre al blog, abbiamo curato l'immagine su FB e Twitter.
Per fare delle verifiche è stato creato un falso profilo di una sostenitrice, ricorrendo al morphing per crearne anche il volto. È una procedura che serve solo, ti assicuro, per capire alcune cose sullo slogan, il messaggio, i contenuti etc etc. Nulla di illegale.
Bene, la sedicente signora, matura e caruccia, a metà strada tra Ingrid Bergman e Diane Kruger, ha ricevuto nel giro di un giorno, un giorno dico, 200 richieste di amicizia di autentici sconosciuti e delle etnie più diverse.
"Come sei carina" era il messaggio di accompagnamento più frequente. :(
Oriana ha detto…
l'avete creata decisamente... bene!
Piero ha detto…
Uno spasso credimi...