STARBUCKS arriva a Milano e trema il bar... come le caldarroste con il Big Mac

Il solo annuncio dell'apertura di uno Starbucks a Milano ha creato scompiglio, poi, quando si è saputa la data (inizio del 2017) il popolo italico si è sentito colpito nel vivo della sua cultura: il caffè.


Sarebbe come se Pizza Hut decidesse di aprire uno dei suoi locali nel centro storico delle nostre città. E chi ha assaggiato la loro pizza, sa di cosa parlo...



No, noi non siamo d'accordo. La pizza fa parte della nostra cultura e anche il caffè.


Che poi io dico: se il caffè di Starbucks per te non è caffè, non andarci, non berlo ma che ti frega se Mr Percassi si butta in questo nuovo business?


Che poi, diciamolo, Antonio Percassi è il Re Mida dell'imprenditoria bergamasca, quindi c'è da pensare che, se ci ha messo su gli occhi, ha annusato il business.


Antonio Percassi è quello di Kiko Make Up...



...Antonio Percassi è il presidente dell'Atalanta Calcio ed ex calciatore protagonista.



Lui è il motivo per cui Zara ha aperto i propri punti vendita in Italia. L'Orio Center, quel grande centro commerciale di fronte all'aeroporto di Orio al Serio è suo. Molti dei negozi dei centri commerciali gravitano attorno al suo nome (vedasi Odiessea Srl)... quindi mi aspetto che, tra qualche anno, ci saranno anche le note caffetterie.


«Siamo consapevoli di affrontare una sfida unica, portando Starbucks in Italia, il Paese del caffè per eccellenza - dichiara Antonio Percassi - e confidiamo che gli italiani siano pronti per vivere appieno l’esperienza del brand Starbucks come avviene in molti altri mercati. Dobbiamo essere sinceri, l’italiano ha più gusto di chiunque altro al mondo, e il primo a saperlo è proprio Schultz. Il mercato qui è difficile, e se Starbucks ci arriva adesso è perché si sente pronta. E noi con loro».


E a tutti quelli che non sono d'accordo con l'apertura dei punti Starbucks nel nostro territorio, mi viene da dire:


Non ti piace il caffè di Starbucks? Non berlo.
Non ti piacciono le caffetterie Starbucks? Non entrarci.
Non ti interessa il loro wi-fi gratuito? Usa la tua connessione 4G.


Io, che di caffè non me ne intendo, sono contenta perché sarà una possibilità di scelta in più... infondo anche Mc Donald's è entrato nel mercato italiano sbaragliando la concorrenza di Burghy (in realtà se l'è comprato facendo un accordo commerciale con il Gruppo Cremonini per la fornitura di carne, ma questa è un'altra storia, LINK) che già faceva concorrenza alle caldarroste!


 

Commenti

Mah, qui a Udine non arriverà mai credo, non ne abbiamo bisogno, io sonoTriestina e di caffè sono cresciuta: da bambina col profumo che invadeva la città, complice la bora, da grande andando a gustare le innumerevole version nelle torreffazzioni sparse per la citta. Mi domando come mai questi "magnati" non aiutino, investendo, per salvare e rilanciare le buone cose italiane. Certo io farò come consigli:
Non ti piace il caffè di Starbucks? Non berlo.
Non ti piacciono le caffetterie Starbucks? Non entrarci.
Non ti interessa il loro wi-fi gratuito? Usa la tua connessione 4G. (anche perchè ho ancora il fisso ed un telefonino a manovella ;-) )
Sai, mi piace leggerti perchè mi rendo conto quanto io sia lontana anni luce della realtà attuale, vivo davvero "accantoalcamino" e non mi dispiace <3 Buona giornata, con stima.
VinVivendo ha detto…
Starbucks perchè meravigliarsi? Non vedo il perchè di tutto sto scompiglio ora... come abbiamo fatto entrare in Italia cani e porci vedi dai primi Mc a Hard rock Caffè e tutta la valanga di Cina e company ed ora vi scompigliate... io dico solo ci sta bene...ormai come dicono gli Inglesi l'Italia tra non molto sarà morta... meditate gente meditate
Oriana ha detto…
A me non meraviglia affatto: gli imprenditori fanno i loro interessi, ovvero puntano a generare profitti e se farlo implica l'apertura di un'altra catena americana, l'aprono.
Altrimenti non si spiegherebbe come mai Cremonini, già nel 1996, abbia venduto il suo Burghy (che funzionava!) a Mc Donalds...
SognidiRnR ha detto…
Onestamente penso che lo scompiglio si crea mediaticamente: fa notizia, si ingigantisce un po' e la gente inizia a litigare sui social in fazioni pro e contro :D
Io penso che come tutte le cose, se ti piace ci vai sennò lo eviti. Ovvio che la pizza è più buona ma ad un panino al Mc una volta ogni tanto non si dici mai no! Idem con il caffè e derivati: il bar non si batte,ognuno ha la sua caffetteria di fiducia o qualcosa del genere. Ma vuoi mettere con la possibilità di scelta che dà Starbucks? Dai, una volta ogni tanto ci vai, per forza. Detto ciò: il mondo è pieno di chiacchieroni ma è abbastanza grande per tutti ;)
Comunque io sono a Roma per cui non so quando avrò la possibilità di mettere piede in uno Starbucks, chissà... Per ora resto fedele alla mia Bakery House che fa un American coffee niente male (sisi lo so, sono una Traditriceeee, ma da amante del caffè a me piace in tutte le forme e tipologie)
Oriana ha detto…
In tutto questo... io non bevo caffè (a parte il cappuccino che mi faccio da sola ogni mattina) e non mangio i panini di mc's perché non mi piacciono salse, cipolle, cetrioli e tutto quello che ci mettono dentro... ahahahahah e nemmeno le caldarroste!
SognidiRnR ha detto…
Le caldarroste nemmeno iooo ahahah non mi piacciono proprio. E al Mc mangio sempre e solo lo stesso panino da anni perché odio le verdure e gli ortaggi di ogni tipo che piazzano in altri panini.
Il cappuccino è buuuuono. Con tanta schiuma GRAZIE :P
mchan84 ha detto…
Il vero problema dello Starbucks è che toglierebbe clienti stranieri, quindi turisti allocchi, ai bar del centro che gonfiano i prezzi a dismisura. Un italiano medio ci andrebbe solamente per curiosità, sono abbastanza sicura che non ci farebbe colazione ogni mattina. Se i proprietari dei bar vogliono lamentarsi lo facessero con i produttori di macchinette del caffè espresso da casa, quelle sì che hanno tolto loro clienti.
Comunque ci lamentiamo del fatto che questi brand sono stranieri, ma portano lavoro, mica i loro impiegati se li trasferiscono dagli states.
Non sapevo che dietro questa manovra ci fosse un imprenditore italiano, probabilmente uno dei pochi che invece di esportare il lavoro all'estero lo importa.
Tanto per la cronaca non penso che usuifrirò dei loro servizi se non per curiosità: il caffè non mi piace :-p
Mchan
Oriana ha detto…
Come dici tu, probabilmente verrà tolto lavoro al bar, ma verrà dato a queste caffetterie che pagheranno gli stipendi ai loro camerieri... quindi, per l'economia, verranno solo "spostate" le risorse da un soggetto all'altro...
Avere un partner italiano è spesso necessario per la conoscenza del mercato e uno come Percassi conosce benissimo il mondo del retail, dalle fondamenta (prima della riorganizzazione del gruppo, era socio con i fratelli delle aziende edili della famiglia, quindi ne sa anche di costruzione vera e propria dei centri commerciali... ora si occupa "solo" di retail).
Oriana ha detto…
P.S. Avevo studiato il "Gruppo Percassi" per lavoro qualche anno fa :P
VinVivendo ha detto…
infatti siamo noi che dobbiamo svegliarci porca paletta una volta non eravamo così accondiscendenti mi ricordo quando a Roma aprì il primo Mc in Italia... che lotte e che codeeeeee...insomma è ora che ci si svegli o perderemo tutto...basta tv tv tv bisogna tornare ai fornelli e dietro i banconi...
unpodimondo ha detto…
A Firenze è pieno di locali che fanno i beveroni stile Starbucks... come prima dell'avvento di McDonald's era pieno di altre catene di hamburger (chi si ricorda Burghy?). Insomma arriva un marchio... ma i beveroni almeno qui ci sono già... sotto altre insegne.
P.s. l'unico Starbucks che ho visitato è stato a Vienna e non m'è sembrato un gran che...
Oriana ha detto…
McDonald's ha comprato Burghy facendo un accordo commerciale per la fornitura della carne con Cremonini (proprietario di Burghy)