La mia vita telefonica: dalla rotella coi numeri all'iPhone

Da qualche anno il cellulare sembra essere diventato una parte di noi, un'appendice delle nostre mani e della nostra vita. Se lo dimentichiamo a casa, ci sentiamo quasi mancare l'aria, ci facciamo quasi prendere da crisi d'ansia all'idea che potrebbe succedere un cataclisma a qualcuno e noi siamo irrimediabilmente irraggiungibili.

Eppure fino alla fine degli anni '90, vivevamo quasi tutto irrimediabilmente irraggiungibili e questo aveva i suoi vantaggi... ma questa è un'altra storia, qui voglio ripercorrere la storia, la mia storia telefonica.

Quando sono nata, a casa avevamo il classico apparecchio grigio con la rotella da girare, duplex naturalmente, ovvero quando il tuo duplex era al telefono, tu eri irraggiungibile anche se eri a casa...



Sull'etichetta bianca sopra la "tastiera", scrivevi a mano il tuo numero di telefono senza anteporgli il prefisso, perché tanto per le chiamate urbane non serviva.
Alcuni genitori mettevano anche il lucchetto per impedire ai figli di telefonare a loro insaputa, perché le chiamate si pagavano una ad una ed in base alla lunghezza.

Questi apparecchi sono sopravvissuti per oltre 20 anni, mia nonna ce l'ha ancora a casa sua... ma a partire dagli anni '80 sono apparsi i primi telefoni con tasti.

Erano colorati... io l'avevo vinto al luna park:



Poi arrivarono i primi Sirio forniti dalla Sip, così siamo andati tutti agli uffici della compagnia telefonica dicendo che il vecchio telefono a rotella non funzionava più... infatti poi hanno iniziato a far pagare.
Noi l'avevamo di questo colorino beige. L'apparecchio era talmente leggero che, ogni volta che rispondevi, rischiavi di farli fare un volo per tutta la casa... già, perché il telefono era nel mezzo della casa ed ogni conversazione era tutt'altro che privata!



Negli anni '90 ho insistito coi miei per avere il mio telefono in camera, così da poter parlare mentre studiavo, senza alzarmi e, soprattutto, potendo chiudere la porta..

Era tipo questo ma nero e con la possibilità di registrare fino a 10 numeri rapidi:



L'ho usato davvero per tanti anni, anche fino a dopo l'avvento del cordless... Brondi chiaramente e senza display, ma soprattutto con la durata della batteria inferiore a quella degli attuali smartphone, motivo per il quale il mio fido telefono da scrivania è sopravvissuto in camera per diversi anni.

Intanto al centro della casa arrivò lui, Sirio con addirittura il tasto per la ripetizione dell'ultimo numero.



...mentre nelle nostre mani apparvero i primi, scomodissimi, cellulari. In casa fu mio padre a comprare il primo, un Ericsson dotato di 3 batterie, carica-scarica batteria e carica batteria da auto. Non so quante volte abbiamo rotto l'antenna... alla fine ne avevamo comprato un pacchetto.



Nel 1999, dopo aver fatto la scrutatrice, ho investito tutti i miei guadagni dei giorni delle elezioni con ballottaggio per acquistare il mio primo cellulare, il Siemens C25 pubblicizzato da Daniele Bossari:



Come tutti, anch'io sono passata dai Nokia 3310 e 3330 con cover intercambiabili:

[caption id="" align="aligncenter" width="524"] Il 3310[/caption]

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Il mio 3330[/caption]

Si arrivò, poi, al mio primo telefono con fotocamera, schermo a colori e infrarossi per il trasferimento dei dati, sempre Siemens CXT65:

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Ce l'ho ancora![/caption]

Da qui sono passata a due telefonini a chiocciola di Samsung, talmente efficienti che li ha usati mia mamma ancora per tanti anni (fino a febbraio, per essere precisi) mia mamma. Lo caricavo una volta alla settimana e la sveglia suonava anche se il telefono era spento:

[caption id="" align="aligncenter" width="640"] Samsung sgh E570[/caption]

Contemporaneamente ho avuto un'altro Samsung più economico, anche lui passato alla mamma:

[caption id="" align="aligncenter" width="264"] Samsung SGH E790[/caption]

E questi sono stati i miei ultimi cellulari cellulari, perché da qui in poi sono passata agli smartphone. Il primo è stato il Samsung Galaxy Mini con il quale non mi sono trovata per niente bene... la batteria non durava per niente, era lento e si impallava di continuo, senza parlare della memoria che era sempre piena!

[caption id="" align="aligncenter" width="480"] Samsung GI5800[/caption]

E così ho deciso di passare ad Apple comprando il mio iPhone, il 4s:

[caption id="" align="aligncenter" width="343"] iPhone 4s[/caption]

L'ho tenuto per circa 3 anni, dal febbraio 2012 al marzo 2015, quando l'ho dato dentro alla Apple per passare all'iPhone 6 grigio siderale, il mio attuale telefono.

[caption id="" align="aligncenter" width="391"] iPhone 6 grigio siderale[/caption]

...mentre a casa ho un normalissimo cordless che non uso mai, a volte lo trovo appoggiato da qualche parte completamente scarico.

Commenti

kikkakonekka ha detto…
Il mio primo cellulare Nokia costò 650mila lire, ed i miei genitori si incavolarono tantissimo per questo mio acquisto (fatto con i miei soldi, tuttavia) perché li reputarono buttati nel cesso.
Mio padre ha ancora quello grigio della SIP.
Non ho le manie dello smartphone, mi accontento del mio Lumia che fa poco, ma lo fa bene.
aspiranterunner ha detto…
Non so se la cosa ti possa interessare, ma ho una storia telefonica uguale alla tua. Non solo per i telefoni fissi ( e su questo non c'è da meravigliarsi) ma anche sulla tipologia di cellulari.... :-)
mchan84 ha detto…
Il telefono con la rotella!!! Ho una foto di quando ero molto piccola, mi sa che nemmeno parlavo benissimo, con la cornetta all'orecchio.
Che poi io non amo affatto le telefonate. Mi scocciano gli squilli prolungati, perfino se la suoneria è una canzone che adoro, il tenere all'orecchio quell'apparecchio che dopo un po' diventa un termosifone.
Poi siamo passati anche noi al Sirio, mio nonno lo ha avuto fino a un paio di anni fa.
Il cordless lo abbiamo "solo" da una quindicina d'anni.
Il primo cellulare della mia famiglia lo ha comprato mio fratello, che era fuori per lavoro e non poteva avere il telefono fisso. Era un Motorola che sembrava un mattone. Pesante e con la linguetta copri tasti.
Il mio primo cellulare è stato un Siemens con uno schermo minuscolo, ci entravano sì e no due righe di testo. Comprato da sola con i risparmi di una vita in seconda liceo. E dovevo anche pagarmi da sola la ricarica. Mica come i giovani di oggi che hanno lo smartphone ad 11 anni e vanno ad offrire sesso in cambio di soldi su Whatsapp... Altri tempi.
Poi è arrivato anche per me il Nokia 3310 blu, dopo l'avvento dell'euro che ricordo di averlo pagato tipo €150 o qualcosa del genere.
Poi un altro Nokia con lo schermo a colori ed infine quello che ho ora comprato nel 2008, 73N mi pare, con l'apertura slide e la fotocamera, che comunque uso pochissimo e la cui batteria ha una durata lunghissima (e me lo scordo acceso la maggior parte delle notti).
Niente smartphone, mi basta il tablet.
Mchan
Ps: carino che li chiamavate chiocciola da voi quei tipi di cellulare, da me si chiamavano "a cozza" :-P
Oriana ha detto…
Io all'inizio, quando uscivo la sera, usavo il cellulare di mio papà... l'aveva pagato 1 milione ed io andavo ancora all'Università, quindi non avevo soldi
Oriana ha detto…
A cozza è bruttissimo!!! Chiocciola o conchiglia è più carino...
mchan84 ha detto…
Eh, lo so, ma da me si chiamava così. Probabilmente perché i primi, quelli della Motorola, erano neri e leggermente smussati ai bordi e ricordavano il mollusco.
Mchan
vitaincasa ha detto…
A casa mia si comperò il primo cellulare a uso familiare, lo prendeva chi aveva bisogno, ad esempio noi figli quando andavamo in gita... :-)
Oriana ha detto…
un po' come da me... di giorno lo usava mio padre che lavorava in proprio e la sera io... solo che spesso i miei uscivano e quindi, dopo qualche anno, ricordo che dissi loro questa frase: "Ok, io esco con il vostro cellulare, ma chi chiamo se non siete a casa?".
Hadley ha detto…
Mia nonna a casa ha ancora quello con la rotella...quando devo usare il telefono preferisco usare quello al cordless ...anche se si sente in maniera metallica
Oriana ha detto…
Idem mia nonna. Nonostante a casa sua non ci sia più il fisso (ha 91 anni, vive coi miei e va a casa sua 15 gg l'anno), ha ancora l'apparecchio
Dirigente di Famiglia ha detto…
Ciao Oriana io sono una di quelle che con il primo telefono unificato (si chiamava così ) grigio si trovò dopo poco un bel lucchettino nel numero "1:. Ma io chiesi ad amiche ed amici come fare x poter telefonare ugualmente. Mi insegnarono uno strano metodo di girare i numeri in un certo modo ed anche con il lucchetto riuscii a prendere x i fondelli i genitori. X molto poco però : quando se ne accorsero perché la bolletta era lievitata non vi dico cosa successe!! Erano tempi molto più belli di oggi è correva l'anno 1975/1976....
Oriana ha detto…
😱 io in quel periodo non sapevo nemmeno camminare! Sono nata il 31/12/75!
Dirigente di Famiglia ha detto…
Io il 6/6/1964 e ho compiuto gli anni da pochissimi giorni. Ma non me li sento proprio.....
Oriana ha detto…
Tantissimi auguri allora!!! Io tra un po' compio 32 anni e mezzo
larossanelbosco ha detto…
il cordless di casa lo usano i gatti per giocare :)

ti ho coinvolta in una catena ...
https://larossanelbosco.wordpress.com/2016/06/10/i-posti-che-tag/
Dirigente di Famiglia ha detto…
Allora augurissimi anche a te!!