Containment è una serie TV americana trasmetta a partire dallo scorso mese di aprile da The CW. In Italia è in onda su Premium Action (Mediaset Premium) a partire dal 15 settembre. Giovedì saranno trasmesse le puntate 3 e 4.
Containment è composto da una serie unica di 13 puntate, quindi, detto chiaramente, non vi impegnerà per molti giorni. Io l'ho vista tutta in due settimane.
Ma veniamo alla storia.
Le vicende si svolgono ad Atlanta, in Georgia, dove scoppia un'epidemia e, per evitare che si espanda, una parte della città viene messa in quarantena. L'epidemia è molto contagiosa: si trasmette attraverso i fluidi corporei e per via aerea. È anche molto devastante: i contagiati muoiono entro 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi.
Dentro il "cordone" troviamo il poliziotto Jake Riley, interpretato da Chris Wood, quello che ci era stato antipatico in The Vampire Diaries interpretando Kai Parker...
Il suo compito, con i pochi militari all'interno dell'area isolata, è tenere l'ordine e ben presto si rivelerà un compito arduo, soprattutto perché all'interno del cordone vengono anche tagliate le comunicazioni (telefono e internet) e una banda di "cattivi" si impossessa delle scorte alimentari.
Con lui c'è Katie Frank (interpretata da Kristen Gutoskie che rivedremo nella nuova stagione di The Vampire Diaries dove vestirà i panni di Seline), una maestra e madre single, con un passato difficile da cui fa di tutto per uscirne. Katie aveva portato in gita i bambini proprio all'ospedale da cui è partita l'epidemia, così si ritrova intrappolata all'interno del cordone.
Nel cordone c'è anche il dottor Victor Cannerts (George Young), l'unico in grado di creare la cura per il terribile virus che sta distruggendo la città.
E poi ci sono i bambini della scuola tra cui ne spicca uno con tutte le treccioline. Thomas, pur essendo venuto a contatto con il virus, non si è ammalato e, partendo da qui Victor inizia a cercare la cura.
Ma cosa succede intanto fuori dal cordone?
A coordinare le manovre c'è Sabine Lommers AKA Claudia Black (che abbiamo conosciuto in The Originals come la strega cattiva Dahlia, quindi ci sta antipatica a priori). Un personaggio ambiguo, ottima comunicatrice e in grado di manipolare l'opinione pubblica in suo favore. Non si fa scrupoli a, se necessario, sacrificare tutte le persone all'interno dell'area isolata.
Il poliziotto buono è Lex Carnahan (David Gyasi), il capo di Jake verso cui si sente in colpa per averlo mandato, per lavoro, nella zona che poi è stata isolata. Dentro al cordone, però, si ritrova rinchiusa anche la sua fidanzata Jana.
Dopo una fase iniziale di scetticismo, Lex si "allea" con il blogger Leo (Trevor St. John) e iniziano ad indagare sull'epidemia e l'operato della Lommers.
La serie è basta sulla serie belga (in lingua fiamminga) Cordon, creata da Carl Joos, mentre il remake americano è scritto da Julie Plec.
Containment è composto da una serie unica di 13 puntate, quindi, detto chiaramente, non vi impegnerà per molti giorni. Io l'ho vista tutta in due settimane.
Ma veniamo alla storia.
Le vicende si svolgono ad Atlanta, in Georgia, dove scoppia un'epidemia e, per evitare che si espanda, una parte della città viene messa in quarantena. L'epidemia è molto contagiosa: si trasmette attraverso i fluidi corporei e per via aerea. È anche molto devastante: i contagiati muoiono entro 48 ore dalla comparsa dei primi sintomi.
Dentro il "cordone" troviamo il poliziotto Jake Riley, interpretato da Chris Wood, quello che ci era stato antipatico in The Vampire Diaries interpretando Kai Parker...
Il suo compito, con i pochi militari all'interno dell'area isolata, è tenere l'ordine e ben presto si rivelerà un compito arduo, soprattutto perché all'interno del cordone vengono anche tagliate le comunicazioni (telefono e internet) e una banda di "cattivi" si impossessa delle scorte alimentari.
Con lui c'è Katie Frank (interpretata da Kristen Gutoskie che rivedremo nella nuova stagione di The Vampire Diaries dove vestirà i panni di Seline), una maestra e madre single, con un passato difficile da cui fa di tutto per uscirne. Katie aveva portato in gita i bambini proprio all'ospedale da cui è partita l'epidemia, così si ritrova intrappolata all'interno del cordone.
Nel cordone c'è anche il dottor Victor Cannerts (George Young), l'unico in grado di creare la cura per il terribile virus che sta distruggendo la città.
E poi ci sono i bambini della scuola tra cui ne spicca uno con tutte le treccioline. Thomas, pur essendo venuto a contatto con il virus, non si è ammalato e, partendo da qui Victor inizia a cercare la cura.
Ma cosa succede intanto fuori dal cordone?
A coordinare le manovre c'è Sabine Lommers AKA Claudia Black (che abbiamo conosciuto in The Originals come la strega cattiva Dahlia, quindi ci sta antipatica a priori). Un personaggio ambiguo, ottima comunicatrice e in grado di manipolare l'opinione pubblica in suo favore. Non si fa scrupoli a, se necessario, sacrificare tutte le persone all'interno dell'area isolata.
Il poliziotto buono è Lex Carnahan (David Gyasi), il capo di Jake verso cui si sente in colpa per averlo mandato, per lavoro, nella zona che poi è stata isolata. Dentro al cordone, però, si ritrova rinchiusa anche la sua fidanzata Jana.
Dopo una fase iniziale di scetticismo, Lex si "allea" con il blogger Leo (Trevor St. John) e iniziano ad indagare sull'epidemia e l'operato della Lommers.
La serie è basta sulla serie belga (in lingua fiamminga) Cordon, creata da Carl Joos, mentre il remake americano è scritto da Julie Plec.
Commenti
Non è propriamente il mio genere, ma se la dovessero mandare su top crime potrei darle un'occhiata.
Io al momento di serie nuove (in chiaro) sto guardando 100 code. Anche questa è poco impegnativa dato che è solo una stagione con una quindicina di episodi. Ed anche questa è nord europea.
Mchan