e...sperimentata

Sono una sperimentata, anzi, e...sperimentata.

Già, fin dalla prima infanzia su di me è stato sperimentato di tutto. Non mi riferisco a medicine o generi alimentari, ma a livello scolastico, educativo e cose di questo genere.

I miei genitori lavoravano entrambi, quindi io ero di quei bambini che entravano a scuola alle 8.30 e ne uscivano alle 17.30 (dall'asilo fino alla seconda elementare). A 8 anni mi sono stancata di fermarmi ai giochi serali e ho iniziato ad uscire alle 16.30 tornando a casa da sola. Il mio baby sitter era Paolo Bonolis.... in TV.

Io facevo il tempo pieno: lezione fino alle 16.30 dal lunedì al venerdì. Il sabato non andavamo a scuola. Quelli che stavano a scuola fino a tardi come noi ma andavano anche il sabato, facevano il tempo prolungato.
Essere assegnati ad una classe con il tempo pieno era un privilegio concesso soprattutto a chi aveva i due genitori che lavoravano.

Stando a scuola 40 ore settimanali, su di noi hanno sperimentato l'Insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria. Ora è normale, ma vi assicuro che, nel 1982 a 7 anni studiare francese, era qualcosa di straordinario. Periodicamente venivano i commissari del Ministero a verificare l'apprendimento e noi preparavamo delle mini recite da mettere in scena davanti a loro. Potevamo anche palesarsi senza preavviso da un momento all'altro, ma non è mai successo in 4 anni.

Da brava figlia di due lavoratori, ogni mio pomeriggio era impegnato in attività diverse che in confronto i bambini di oggi non fanno niente.

Il catechismo il martedì, ogni anni due o tre giorni a settimana di sport e il venerdì all'Esselunga con la mamma.
In prima elementare rimanevo a scuola a fare ginnastica, in seconda abbiamo fatto mini basket, in terza non ricordo, in quarta due volte danza classica e il sabato mattina nuoto, in quinta e prima media ginnastica artistica. Dalla seconda media fino alla quinta superiore nuoto nuoto nuoto.

Quindi usciti da scuola si correva in giro per Milano per non arrivare tardi all'attività del giorno. Altro che stress, negli anni '80 non si era stressati, al massimo eravamo stanchi morti e la sera andavamo a dormire alle 21.30. La maestra Maggi a volte ci chiedeva a che ora eravamo andati a dormire e, se eravamo andati a letto dopo le 21, ci sgridava. I miei genitori mi avevano concesso si guardare il primo tempo del film, ma la maestra non l'ha mai saputo. Noi le raccontavamo una concordata bugia.

Con la scuola dell'obbligo, però, non ho finito di essere sperimentata. Alle superiori mi hanno inserito nel "piano nazionale di informatica", ovvero a scuola ci avrebbero dovuto insegnare ad utilizzare il PC, solo che il professore di matematica, preposto a tale insegnamento, non lo sapeva usare... e, nell'unica lezione che ci ha fatto, ha disegnato un computer alla lavagna. Imbarazzante.
Ci hanno proposto di fare delle lezioni pomeridiane a pagamento... ma se il Ministero dava i soldi alla scuola per farci fare 'sto cavolo di Piano Nazionale di Informatica, perché dovevamo pagare per fare un corso di informatica? I genitori si sono rifiutati e non l'abbiamo mai studiata. Però con il diploma ci hanno consegnato anche l'attestato di frequenza del suddetto Piano Nazionale di Informatica.

Il computer ho imparato ad usarlo da sola e ormai sono quasi 30 anni che lo faccio. Il mi primo pc aveva il monitor a fosfori verdi (era il 1990), la stampante ad aghi e non era per niente intuitivo utilizzarlo!
Per poter giocare a Tetris, ho dovuto cambiare la scheda grafica, mettendo quella quatricromatica, ma, avendo sempre il monitor verde, vedevo tetris di 4 sfumature di verde.

Poi abbiamo comprato il monitor a colori ed era tutto bianco, nero, rosa e azzurro!

Ricordo che, quando è arrivato Windows 3.1, andava avviato da DOS manualmente. Poi, pian piano, l'ho inserito nell'autorun del computer ma ormai avevano smesso si sperimentare con me.

Commenti

civuolepoco ha detto…
io sono della tua stessa classe.....con me non hanno sperimentato tanto, ma mi sono sperimentato da solo...
Ero anch'io un fanatico del pc, dopo dure lotte e continui scippi del Vic20 di mio fratello mio padre mi ha comprato uno Schneider 8086, sul qualche caricavo l'emulatore del coprocessore matematico per farlo diventare un 8087 e poter giocare con giochi che impegnavano piu di 512 Kb di memoria, tassativamente con il monito monocromatico (io non verde ma bianco)....successivamente anch'io sono passato al CGA 4 colori...i più fortunati potevano permettersi un EGA 16 colori, quelli ricchi il VGA sdoganato dall'Amiga.
Quando poi mi hanno regalato l'hd esterno da ben 20 Mega mi sono sentito uno della Nasa.....certo che il pc ha influito sulla nostra vita in maniera esagerata.
Oriana ha detto…
Io, da femmina, non sono mai stata un'appassionata di videogiochi, ma realizzato tutte le copertine, i disegnini e cose varie che finivano sul diario mio e delle mie amiche.
Oltre chiaramente a scrivere le ricerche di scuola al pc (il word degli anni '90 non aveva il correttore automatico) anziché a macchina
kikkakonekka ha detto…
Pensieri sparsi:
- io ogni giorno a scuola 8:10 - 16:30 + sabato 8:10 - 13:15
- 2 pomeriggi alla settimana, dalla I alla III media ginnastica correttiva
- commodore 128, da veri fighi
- primo PC 386, video bicolore come il tuo
- DOS 4 e poi DOS 5 e poi win.exe: chi se li dimentica?
- anch'io informatica sperimentale (ed io sono + vecchio di te) ma almeno il PC c'era davvero, uno dei primi MAC con schermo bicromatico (nero e bianco). Da veri pionieri
Oriana ha detto…
Troppo avanti, addirittura il MAC! A noi l'avevano fatto vedere in foto ad una lezione di francese... perché i francesi usavano solo Apple negli anni '90.
Se andavi anche il sabato, noi lo chiamavamo "tempo prolungato" perché il pomeriggio non contava. In pratica ti hanno fregato.
kikkakonekka ha detto…
Apple dovevo scrivere, chissà perché ho scritto MAC

Nella vita mi hanno fregato molte volte.
mchan84 ha detto…
Anch'io avevo i pomeriggi pieni alle elementari, ma uscivo alle h13 5gg su 7 ed una volta alle h16e30, lo chiamavano modulo. Ed avevamo i compiti...
Avendo un fratello molto più grande ho sempre avuto un pc in casa, ma non ne ricordo i modelli. E nella mia classe delle superiori ero anche una delle poche che lo aveva e con addirittura la connessione internet.
Nel mio liceo informatica era una lezione inclusa nel programma, ma anch'io avevo una prof che non ne sapeva un tubo così la saltavamo sempre, però i computer c'erano perché li usavamo come laboratorio di lingue.
Mchan
Ps: mio nipote ti frega: va a letto alle h20e30 ;-)
Oriana ha detto…
:o
noi a scuola i pc li avevamo, c'erano due o tre aule informatica... ma non ci portavano perché i professori non sapevano usarli. Ci siamo andati una sola volta e non abbiamo fatto niente... forse ci hanno fatto vedere come come salvare un file su un floppy o un'altra cosa di una banalità analoga
mchan84 ha detto…
Stessa situazione del mio liceo, con 10 anni di differenza in avanti.
Comunque non è cambiato poi molto, anche mio nipote dovrebbe fare informatica (alle elementari) ma le maestre non ce li portano mai nell'aula con i computer, idem per le lezioni di inglese. Adducono sempre qualche scusa, la maggior parte delle volte è una punizione, ma il vero motivo è che probabilmente non sono in grado di insegnargliele. Eppure sono giovani, mah...
Mchan