Girovagavo sul web e mi sono imbattuta in un articolo di Cosmopolitan intitolato: "10 cose che le ragazze del Sud non capiscono delle ragazze del Nord" (qui il link).
L'autrice dell'articolo, tale Chiara Gily, afferma di essere una napoletana che vive a Trieste e così butta giù 10 cose che, secondo lei, le ragazze del nord fanno e dicono e che ritiene... assurde.
1. «CI VEDIAMO DIRETTAMENTE AL RISTORANTE»
Secondo lei noi del nord, con il fidanzato/ragazzo/amante/spasimante o cos'altro, non ci facciamo venire a prendere a casa. Beh, forse alla prima uscita, ma poi perché dovremmo rovinare i tacchi per guidare quando c'è qualcuno che ci può scarrozzare gratis e comodamente in giro per la città?
2. «DEVO METTERMI A DIETA, SONO TAGLIA 42»
Se fossi una taglia 42 (impossibile, vista anche la mia altezza), sarei sottopeso e non ci penserei minimamente a mettermi a dieta. Poi non so proprio rinunciare a pizza e focaccia.
3. «GRAZIE DELLE ARANCE CHE TI HANNO MANDATO SU I TUOI! QUANTO TI DEVO?»
Chiederti "Quanto ti devo?" è cortesia, ma l'unica risposta possibile è "niente, figurati". Stai cerca, mia cara Chiara, che non abbiamo nessuna intenzione di pagare le arance!
4. «QUESTO WEEKEND VADO A CASA DEI MIEI GENITORI»
Altra convenzione... è per distinguere casa mia comprata da me, da casa dei miei genitori che hanno pagato loro. Pura convenzione: casa di mamma e papà è sempre aperta.
5. «DOMENICA SI FA IL BRUNCH»
Ok, noi alle 14 abbiamo già finito di mangiare perché andare oltre si chiama "pranzo di Natale", ma il brunch è per i fighetti. Gli altri la domenica stanno in pigiama fino al richiamo della doccia. A quel punto si cambia pigiama e si va a dormire.
6. «CIAO MAMMA, SE MI INVITI A PRANZO, VENGO VOLENTIERI»
Io avviso quando non ci sono...
7. «SÌ CI SPOSIAMO! E NO, I MIEI GENITORI IL MIO FIDANZATO ANCORA NON LO CONOSCONO»
Mi sembra eccessivo... dai!
8. «CI VEDIAMO OGGI POMERIGGIO, ALLE 15.30»
Come ho già detto, noi alle 14 abbiamo già finito di mangiare, quindi dalle 14.30 in poi si può uscire per il pomeriggio. Se ci vediamo più tardi, tanto vale che facciamo l'aperitivo alle 19! Infondo l'abbiamo inventato noi a Milano l'aperitivo: stanchi di essere derisi per le nostre cene alle 19.30, le abbiamo ribattezzate happy hour, così nessuno più ci dice che ceniamo troppo presto.
9. «IL CONTO È XX. LA TUA METÀ È XX»
Premesso che se il conto è XX, la mia metà è X e non XX, altrimenti significa che pago tutto io... che male c'è? Non siamo più all'età della pietra quando l'uomo procacciava il cibo e la donna pensava alla prole e alla caverna, ci siamo un po' evoluti e, se il maschietto è rimasto ai tempi della clava, che paghi lui, almeno avrò scroccato una cena.
10. «GLI CHIEDO SE POSSO PASSARTI I SUOI CONTATTI, ANTICIPANDOGLI CHE LO CHIAMERAI»
Privacy, si chiama privacy. Non do mai i numeri dei miei amici a chi me li chiede. Se vuoi, mi dai il tuo, io lo passo alla persona in questione che, se vorrà, si metterà in contatto con te. Altrimenti lasciatemi fuori da questa storia.
L'autrice dell'articolo, tale Chiara Gily, afferma di essere una napoletana che vive a Trieste e così butta giù 10 cose che, secondo lei, le ragazze del nord fanno e dicono e che ritiene... assurde.
1. «CI VEDIAMO DIRETTAMENTE AL RISTORANTE»
Secondo lei noi del nord, con il fidanzato/ragazzo/amante/spasimante o cos'altro, non ci facciamo venire a prendere a casa. Beh, forse alla prima uscita, ma poi perché dovremmo rovinare i tacchi per guidare quando c'è qualcuno che ci può scarrozzare gratis e comodamente in giro per la città?
2. «DEVO METTERMI A DIETA, SONO TAGLIA 42»
Se fossi una taglia 42 (impossibile, vista anche la mia altezza), sarei sottopeso e non ci penserei minimamente a mettermi a dieta. Poi non so proprio rinunciare a pizza e focaccia.
3. «GRAZIE DELLE ARANCE CHE TI HANNO MANDATO SU I TUOI! QUANTO TI DEVO?»
Chiederti "Quanto ti devo?" è cortesia, ma l'unica risposta possibile è "niente, figurati". Stai cerca, mia cara Chiara, che non abbiamo nessuna intenzione di pagare le arance!
4. «QUESTO WEEKEND VADO A CASA DEI MIEI GENITORI»
Altra convenzione... è per distinguere casa mia comprata da me, da casa dei miei genitori che hanno pagato loro. Pura convenzione: casa di mamma e papà è sempre aperta.
5. «DOMENICA SI FA IL BRUNCH»
Ok, noi alle 14 abbiamo già finito di mangiare perché andare oltre si chiama "pranzo di Natale", ma il brunch è per i fighetti. Gli altri la domenica stanno in pigiama fino al richiamo della doccia. A quel punto si cambia pigiama e si va a dormire.
6. «CIAO MAMMA, SE MI INVITI A PRANZO, VENGO VOLENTIERI»
Io avviso quando non ci sono...
7. «SÌ CI SPOSIAMO! E NO, I MIEI GENITORI IL MIO FIDANZATO ANCORA NON LO CONOSCONO»
Mi sembra eccessivo... dai!
8. «CI VEDIAMO OGGI POMERIGGIO, ALLE 15.30»
Come ho già detto, noi alle 14 abbiamo già finito di mangiare, quindi dalle 14.30 in poi si può uscire per il pomeriggio. Se ci vediamo più tardi, tanto vale che facciamo l'aperitivo alle 19! Infondo l'abbiamo inventato noi a Milano l'aperitivo: stanchi di essere derisi per le nostre cene alle 19.30, le abbiamo ribattezzate happy hour, così nessuno più ci dice che ceniamo troppo presto.
9. «IL CONTO È XX. LA TUA METÀ È XX»
Premesso che se il conto è XX, la mia metà è X e non XX, altrimenti significa che pago tutto io... che male c'è? Non siamo più all'età della pietra quando l'uomo procacciava il cibo e la donna pensava alla prole e alla caverna, ci siamo un po' evoluti e, se il maschietto è rimasto ai tempi della clava, che paghi lui, almeno avrò scroccato una cena.
10. «GLI CHIEDO SE POSSO PASSARTI I SUOI CONTATTI, ANTICIPANDOGLI CHE LO CHIAMERAI»
Privacy, si chiama privacy. Non do mai i numeri dei miei amici a chi me li chiede. Se vuoi, mi dai il tuo, io lo passo alla persona in questione che, se vorrà, si metterà in contatto con te. Altrimenti lasciatemi fuori da questa storia.
Commenti
Credo sia tutta una questione soggettiva, magari l'adeguarsi anche all'interlocutore. Ci sono frasi di routine magari abbreviate dato il senso sottinteso, o quelle persone un po' "distratte" quando si deve pagare.
Il mondo è bello perché vario.
1. A me non è mai capitato perché non ho la macchina né la patente, ma conosco ragazze che addirittura vanno loro a prendere il fidanzato.
2. Le persone normali con una 42 vera sono magre. Le persone "malate" che vogliono entrare in una 42 tarocca (ormai le taglie non sono più standard, ogni marchio ha la sua tabella di misurazione) stanno a dieta perennemente. Anche al sud.
3. Chiamasi cortesia. Poi è logico che mi rispondi nulla. E' successo proprio l'altro giorno con un'amica di mia madre che ha casa in montagna. Ha portato delle mandorle prese dagli alberi di sua proprietà, mia madre le ha detto se le doveva qualcosa, lei ha negato. Non mi sembra così complicato od offensivo.
4. Se uno è adulto ed ha una casa di proprietà è normalissimo chiamare quella dove è cresciuto casa dei genitori. Anche perché legalmente parlando è così.
5. Io a tavola fino alle 16 non ci sono mai stata alla domenica (e mia nonna era calabrese).
6. Chiamasi cortesia parte seconda. Una mamma non può stare a disposizione dei figli 7gg su 7 h24, soprattutto quando sono belli che adulti. Avrà anche lei qualcosa da fare, degli hobby, delle amicizie. Mica è un ristorante.
7. Sta cosa mi pare paradossale, ma vabbè. Cioè, non penso che sia la norma come vuole far credere lei. Magari qualcuna/o ci sarà pure di questi tempi che non ha mai presentato il partner ai genitori, ma mi sembra esagerato. Come trovo esagerato l'usanza del sud di presentare il ragazzo dopo poche settimane di frequentazione e portarlo praticamente a casa ogni giorno (e magari pure in vacanza insieme). Conosco gente che lo ha fatto.
8. Dipende da dove si va. Se si deve andare in giro per negozi si aspettano le h16 (orario di apertura), se si deve andare a prendere un aperitivo le h18. Altrimenti sono uscita anche alle h14 (centro commerciale/cinema)
9. Non ho capito se si riferisce ad una cena con il ragazzo o semplicemente con gli amici. Per la prima non vige una vera regola. Per la seconda in teoria si fa sempre a metà od ognuno paga per sé. Poi ci sono sempre le eccezioni, ma per non creare imbarazzi sarebbe meglio così.
10. Chiamasi cortesia parte 3.Io non sopporto di ricevere telefonate da persone che non conosco. Non rispondo proprio ;-)
Mchan
Ps: scusa il papiro, ma ho aperto il link e ribattuto punto per punto alle sue teorie.