MULTITASKING e la mia scarsa capacità di attenzione

La bambina è sempre distratta.

Ha la testa tra le nuvole.

Vive nel suo mondo.

Oriana, vai avanti tu a leggere.

La mia vita scolastica ha avuto un constante filo conduttore: gli insegnanti che richiamavano la mia attenzione. E questo filo conduttore dalla scuola arriva fino alla mia scrivania in ufficio.

Ho scarsa capacità di attenzione. Anzi, non ho per niente capacità di attenzione.

A scuola non seguivo quando si leggeva ad alta voce tutti insieme. Io andavo avanti, finivo di leggere il brano, a volte leggevo anche quello dopo. Erano troppo lenti. La maestra mi richiamava invitandomi con il suo "vai avanti tu a leggere". Dopo i primi tempi in cui mi trovava impreparata, ho imparato a tenere due segni: il mio e quello del resto della classe. A 7 anni già ero multitasking.

Mi hanno tolto di torno la gomma pane, le penne colorate, i fogli di carta. Ma togliendomi tutto, giocavo con la mia mente, con la mia fantasia. E così: "Oriana, hai la testa tra le nuvole".

E così ho imparato ad ascoltare, annuire e, intanto, vagare tra le mie nuvole.

Nei lunghi viaggi in metropolitana per tornare a casa dall'Università, mi divertivo a provare a pensare a più cose contemporaneamente. Una, due, tre, quattro e poi anche cinque. Oltre le cinque devo ammettere di non riuscirci. Sono diventata multitasking mentale.

Quello che nessuno ha mai capito che ho scarsa capacità di attenzione.

E, visto che concentrarsi a volte è necessario, io ho trovato il mio modo per farlo: il multitasking. Così, per mantenere l'attenzione alta, faccio più cose contemporaneamente.

Scrivo sul blog, un'occhiata alla TV, una recensione su amazon, aggiorno il file degli articoli da scrivere su All Music Italia, guardo le statistiche e penso a cosa scriverò domani. Anzi, ora lascio a metà questo pezzo e ne scrivo un altro, ho avuto una bella idea.

Commenti

Ivy ha detto…
Io non riesco nemmeno a pensare ad una cosa sola e portarla a termine in questo periodo, figuriamoci a due o più :S Come fai? A me si impallerebbe tutto il cervello
Oriana ha detto…
Per me è impossibile pensare ad una cosa e basta perché finisco per distrarmi e non concludere neanche quella!
Se ne faccio due o più, non ho spazio per le distrazioni, o meglio, controllo le mie distrazioni e, magari, su 5 cose ne chiudo 3.
kikkakonekka ha detto…
Io alle superiori pensavo beatamenete ai cavoli miei salvo poi, per far credere che stavo attento, alzare la mano e chiedere una delucidazione. Ero falso come Giuda.
All'Uni, invece, stare attenti era un obbligo, e l'attenzione bisognava averla alta per forza.
Oriana ha detto…
Io, invece, alle superiori prendevo appunti durante le spiegazioni perché al pomeriggio avevo di meglio da fare che studiare, visto che solitamente uscivo di casa appena la mia amica S. tornava da scuola (intorno alle 15) e rientravamo per cena. Lei quell'anno è stata bocciata, io mi sono diplomata con 54/60.
kikkakonekka ha detto…
Ma non potevi convicerla a studiare di più?
Oriana ha detto…
Ero già impegnata a convincerla a non bigiare (saltare la scuola). Però le è servita come lezione.
[…] Allora… che dire?! Storia a parte, devo dire che il film mi è piaciuto ma non mi ha preso. Non mi sono addormentata, ma non è riuscito a conquistarmi, non è riuscito a liberare la mia mente, non è riuscito ad isolarmi dal resto del mondo e portarmi dentro la storia. Nelle 2 ore di proiezione, sono riuscita a pensare ai cavoli miei per gran parte del tempo, pur riuscendo a seguire la trama (sono multitasking e ho poca capacità d’attenzione, l’ho già scritto). […]
[…] sociologia, psicoanalisi, matematica e comunicazione. In pratica un multitasking, proprio come me (LEGGI QUI)! Anche in questo caso… su piani molto […]