QUELLA VOLTA CHE... carta di credito CLONATA

Capita a tutti prima o poi e una volta è capitato pure a me.

Ero tornata dalle vacanze estive da pochi giorni. Sarà stato fine agosto ed ero a tavola coi miei e una coppia di loro amici.

Verso la fine del pasto ricevo un SMS: "È stata chiesta un'autorizzazione sulla sua carta di credito per 100€ su Vodafone.it".

ALLARME ROSSO!!!

Non ho nemmeno un telefono Vodafone io! Chiamo la CartaSi e in pochi minuti mi trovo con la carta bloccata e una mail zeppa di documenti da mandare loro firmati insieme alla denuncia ai Carabinieri.

Così dedico il giorno successivo, il mio ultimo di ferie per il 2013, alla carta di credito.

Mi alzo di buon ora e vado presso il comando dei carabinieri. Entrata in cortile vedo un banco davanti all'ingresso ed un tizio in divisa.

- Devo fare una denuncia.

- Stiamo imbiancando e siamo chiusi.



No, ma scusa... Da quando i Carabinieri sono chiusi????? Mica vendono patate e cipolle! Mica i reati si smette di commetterli perché loro stanno pitturando le pareti! C'è poco da fare... Esco, torno in auto e cerco su google maps un altro comando vicino. Lo trovo, ma quella via è mappata male e mi manda a 20 km di distanza.

Decido quindi di seguire i cartelli che però ad un certo punto smettono. Chiedo informazioni, ma nessun passante sembra saperne niente di quella Caserma dei Carabinieri che, alla fine, riesco a trovare.

Cartello-stradale-Carabinieri.jpg (600×450)

Appena entro mi sembra di finire diretta in una barzelletta sui Carabinieri. L'ufficio è tappezzato di cartelli tipo:

"Per chiamare XXX, fare il numero YYY (nuovo numero) e non il numero ZZZ (vecchio numero)"

...e tutto peggiora al mio turno.

O - Devo fare la denuncia per la clonazione della mia carta di credito per una spesa non autorizzata.

C - Ha l'estratto conto?

O - No, non è ancora stato emesso.

C - E come fa a sapere della spesa non autorizzata?

O - Ho ricevuto la notifica via sms e ho subito chiamato per bloccare la carta.

C - Non ho capito.

O - CartaSì invia un sms per ogni spesa ed io ne ho ricevuto uno per una ricarica telefonica da 100 €

C - E io cosa scrivo sulla denuncia?



Tra il perplesso e lo stupito, guarda il mio cellulare con quello strano messaggio che mi avvisava di una spesa da 100 € la sera prima.

C - Ho avuto un'idea! Scrivo così: "Ha ricevuto un messaggio sulla sua utenza mobile"!

In data di cui sopra giungeva sulla mia utenza mobile, sms da parte di Carta Sì, il quale mi informava che era stata richiesta un'autorizzazione di pagamento dell'importo di 100,00 euro sul sito www.vodafone.it RF-IVREA, sulla carta di credito n. XXXX a me intestata, rilasciata da Banca Popolare di Sondrio. Non riconoscendo tale operazione, provvedevo immediatamente a bloccare la carta, pertanto l'operazione è stata annullata.
Preciso che la carta in questione è sempre stata in mio possesso e non è mai stata oggetto di furto e/o smarrimento. Uso saltuariamente la carta per effettuare pagamenti on line, ma mai sul sito Vodafone.
[...]
Sono stata vittima di forte informatica il 29/08/2013, alle ore 20:31 in non previsto/altro. Il fatto è avvenuto in luogo sconosciuto.
Non ho sospetti sul conto di alcuno.
Non sono in grado di riconoscere i rei.

Ero uscita di casa piuttosto presto al mattino e, tra Carabinieri imbianchini e quelli che non capivano la storia dell'sms, me la sono cavata che era già l'ora di pranzo. Volo in banca e lì, finalmente, trovo qualcuno a cui non devo spiegare che ogni mattina il sole sorge e la sera tramonta.

Stampiamo i fogli di CartaSì, li firmo, raccoglie la denuncia, fa una copia per me e la timbra per ricevuta. Mi assicura che ci penseranno loro ad inviare tutto a CartaSì e, nel giro di pochi giorni, mi sarebbe arrivata la nuova carta.

Un'amica che lavora in una grande banca mi ha detto che loro non ci pensano minimamente a fare queste cose, dicono al cliente di andare in posta a spedire i documenti.

CONCLUSIONE

Non avevo (e non ho) un numero Vodafone da anni, a parte quello che ricarico giusto di 5€ per non far scadere la sim e uso per iscrivermi sui siti delle campagne tester.
Non usavo quella carta di credito da marzo, quando, in metropolitana, avevo comprato dei biglietti dei mezzi pubblici.
Dubito che il clonatore abbia aspettato 5 mesi per caricarsi 100 € sul cellulare... tra l'altro a fine mese, con l'alta probabilità che il plafond, visto anche il mese di agosto, fosse esaurito.
Ero rientrata da pochi giorni dalle vacanze durante le quali avevo lasciato portafoglio con dentro la carta di credito nella cassetta di sicurezza della stanza dell'hotel che alcuni membri del personale possono aprire. Sono stra convinta che sia stato qualcuno che lavorava lì.
Per sapere che numero era stato caricato, avrei dovuto fare la denuncia anche alla Polizia Postale, ma non ne avevo voglia e le ferie erano finite.

Ho ancora la copia della denuncia.

Commenti

kikkakonekka ha detto…
Come forse ricordi, anch'io mi trovo in una situazione simile, e la banca che invece di aiutarmi mi fa ostruzione. Non dico niente.
Oriana ha detto…
Sei stato la mia "fonte di ispirazione"!!!!
Ho a che fare, per lavoro, con diverse banche e, proprio per questo, ho modo di notare la differenza. Oltre alla convenzione aziendale, finché le cose rimarranno così, rimarrò cliente di BPS perché ha una gestione del cliente tradizionale (sono una delle poche realtà a non avere gestori e centri imprese). Il direttore conosce i propri clienti e pure i piccoli come un lavoratore dipendente si sente "importante" o almeno non sente totale disinteresse.
Io a casa non avevo la stampante e così l'impiegato mi ha fatto entrare in ufficio, sedere ad una scrivania e fatto entrare nella mia posta elettronica per stampare la documentazione.
A questo si aggiunge la comodità della convenzione aziendale grazie alla quale, se abbiamo bisogno di qualcosa, un funzionario della banca passa in ufficio da noi (ma in quei giorni era in ferie e comunque io sono andata in un altra filiale... non la sua e nemmeno quella dove ho io il conto).
kikkakonekka ha detto…
Io sono con la ex Cassa di Risp. Di Padova e Rovigo, ora S. Paolo IMI. Prima avevamo una convenzione, ora no. Prima ti stavano dietro come cliente, ora se ne fregano. Però si tratta del primo polo bancario italiano, e andarmene (nonostante quanto mi stiano combinando) mi secca un po'. Cosa ne pensi dei conti in Posta?
Oriana ha detto…
La mia amica a cui faccio riferimento nell'articolo lavora proprio in S. Paolo.
Per quanto riguarda la posta, le condizioni mi sembrano buone... non so però il livello di servizio che possono offrire.
Sicuramente hanno un'ampia copertura del territorio.
Il Triveneto è figlio della Popolare di Verona, ora Banco BPM... altro grande polo bancario dove, da persona fisica, non puoi che essere uno dei tanti.
Graziella ha detto…
A me invece, alcuni giorni fa hanno cambiato l'e-mail dell'account Ebay, sono stata avvertita anche io tramite e-mail, non ti dico la paranoia, il tizio avrebbe potuto vendere qualsiasi oggetto, incassare i soldi lasciando i miei dati per i reclami di merce non ricevuta 😱. Son riuscita a cambiare subito password facendomi inviare un codice con sms sul telefono, poi tra varie chat e telefonate dall'Albania, Germania e un altro Paese che non ricordo, sono riuscita prima a bloccare poi dopo varie domande per dimostrare che io sono la vera Graziella, dati che secondo me il ladro avrebbe comunque potuto vedere avendo accesso all'account, ho ripreso possesso del mio account....comunque sono riuscita a vedere l'e-mail per intero del tizio e sono indecisa se mandargli per iscritto quello che penso o lasciare perdere come dice mio marito ☹️😤👋🏻👋🏻👋🏻
Oriana ha detto…
Lascia perdere. Probabilmente quella mail è stata creata ad hoc quindi non verrà mai letta!