Se fossi... una commessa

Ammiro le commesse.

Fanno orari degni di un manager, ma con uno stipendio che, nel migliore dei casi, è quello di un impiegato.

A questo si aggiunge che sono sempre sorridenti, in piedi e devono assecondare le assurde richieste dei clienti.

Non ho mai fatto propriamente la commessa, ma quando andavo all'Università facevo la promoter per diversi marchi di piccoli elettrodomestici. Nei negozi, affiancavamo i commessi e, nei giorni di maggiore afflusso, facevamo esattamente il loro stesso lavoro, con l'unica differenza che, per motivi assicurativi, non potevamo andare in magazzino a prendere i prodotti (in realtà ci andavamo lo stesso).

Le richieste più assurde? Per ben due volte mi hanno chiesto i bilancini di precisione, specificando che servivano per pesare la droga!

Mi è capitato anche che un ragazzo mi confessasse che lui, di solito, evitava di pagare... in pratica era lì per rubare!

Tutte richieste che hanno fatto sembrare quella del tizio che cercava un microonde per asciugare i calzini divertente!

Poi ci sono le commesse di Bottega verde. O meglio, la commessa di Bottega Verde... qui.