Quella volta che... facciamo quelli che si perdono

Quella volta che... facciamo quelli che si perdono.

I Millennials non vivranno mai quest'esperienza. Noi ragazzi degli anni '90 frequentavamo grandi compagnie. Ci si trovava il sabato sera e si decideva dove andare, cosa fare. Senza gruppi su Whastapp a disturbarci.

Noi ci trovavamo in strada e ancora non avevamo idea di cosa avremmo fatto quella sera.

Ma capitava anche che si decideva di andare in un posto che a qualcuno non piaceva. E magari questo posto era lontano. Non c'erano i navigatori. Non c'erano i cellulari e non era un male.

Perché se il posto non ti piaceva, entrati in auto scattava la proposta: "Facciamo quelli che si perdono?".

Il giorno dopo, chiaramente, si raccontavano cose tipo: "Non abbiamo visto dove avete girato e ci siamo persi"... "Ci avete lasciati indietro al semaforo e non sapevamo la strada, siamo dovuti andare da un'altra parte".

Ecco, col cellulare, se ti perdi, ti whatsappano al punto che, per non sentire altri trilli, apri Waze e raggiungi gli amici con il percorso più veloce.

Commenti

Elish_Mailyn ha detto…
ahahahah, bei tempi quelli...😊
mchan84 ha detto…
Io mi sono persa anche seguendo le indicazioni di Google maps. Devo però dire che le indicazioni stradali sulle nostre strade non sono un granché. Poi io sono di Roma e qui tutte le strade portano a Roma sul serio, indicazioni per la città a non finire, per altri luoghi invece sono andati al risparmio.
Mchan
kikkakonekka ha detto…
Noi a Riccione ci perdemmo e finimmo per trovarci nella zona dei trans.

https://nonsonoipocondriaco.wordpress.com/2015/08/28/quella-volta-che-i-trans-a-riccione/
Oriana ha detto…
😱con waze e Google maps non sarebbe mai successo e non avresti questo ricordo
kikkakonekka ha detto…
Allora meglio così. Il ricordo è stato "interessante" e sicuramente divertente.