Non scrivo più sul mio blog da parecchio tempo, ma stasera sento il bisogno di rimettermi davanti ad una tastiera.
Saranno la stanchezza e il caldo, ma ho raggiunto una consapevolezza di ciò che voglio. Anzi, di ciò che non voglio.
Non ce la faccio più a lavorare col mio capo. Spero che le cose cambino e velocemente, perché questa non sopportazione (reciproca, è evidente) mi sta lacerando. Il mio lavoro mi piaceva. Ora non più.
Ora mi pesa sapere di vederlo, dipendere dal suo umore altalenante, dai suoi scatti d'ira seguiti da momenti quasi puerili. I suoi giochi tipo la lista dei buoni e dei cattivi dove io sono stata messa tra i cattivissimi. Uno scherzo, certo, ma di cattivo gusto.
Sicuramente io sbaglio. Sicuramente io non sono brava come si dovrebbe. Faccio sempre gli stessi errori. Sicuramente la colpa è mia. Sicuramente tutto.
Ma lui è il capo. E io ho torto.
Non ho più la forza di reagire. Subisco passivamente aspettando che le acque si calmino, tanto so che si agiteranno di nuovo la prossima volta. Ci sarà qualcos'altro che non andrà bene, che avrò sbagliato e per cui sarà colpa mia.
Sicuramente.
Tanto sono cattivissima e questo non può cambiare.
Vorrei svegliarmi e sapere che non dovrò mai più interagire con lui se non per un saluto.
Saranno la stanchezza e il caldo, ma ho raggiunto una consapevolezza di ciò che voglio. Anzi, di ciò che non voglio.
Non ce la faccio più a lavorare col mio capo. Spero che le cose cambino e velocemente, perché questa non sopportazione (reciproca, è evidente) mi sta lacerando. Il mio lavoro mi piaceva. Ora non più.
Ora mi pesa sapere di vederlo, dipendere dal suo umore altalenante, dai suoi scatti d'ira seguiti da momenti quasi puerili. I suoi giochi tipo la lista dei buoni e dei cattivi dove io sono stata messa tra i cattivissimi. Uno scherzo, certo, ma di cattivo gusto.
Sicuramente io sbaglio. Sicuramente io non sono brava come si dovrebbe. Faccio sempre gli stessi errori. Sicuramente la colpa è mia. Sicuramente tutto.
Ma lui è il capo. E io ho torto.
Non ho più la forza di reagire. Subisco passivamente aspettando che le acque si calmino, tanto so che si agiteranno di nuovo la prossima volta. Ci sarà qualcos'altro che non andrà bene, che avrò sbagliato e per cui sarà colpa mia.
Sicuramente.
Tanto sono cattivissima e questo non può cambiare.
Vorrei svegliarmi e sapere che non dovrò mai più interagire con lui se non per un saluto.
Commenti
😉
Come hai ragione!
le cose andavano bene fino a qualche mese fa, io almeno ho la scusante
che il capo è cambiato, peccato che il nuovo capo sia la mia (ex) collega
con la quale andavo più d'accordo!
Ho la nausea tutte le mattine quando mi vesto per andare al lavoro e sì,
anche io ora sono all'ultimo posto della lavagna
Un paio, specialmente quello con cui ho maggiormente a che fare, è insopportabile, ma non solo con me, davvero con tutti. Ha 60 anni, già avuto un infarto, ed insiste con atteggiamenti aggressivi. Io gliel'ho anche detto che deve stare più tranquillo per il suo bene, e lui si è incazzato ancor di più'.
Ciao, bentornata Oriana
Con l'altro è ok
Io non sono interessata alla carriera né al posto di altri. Io voglio fare il mio ed essere tranquilla. Non vivo per lavorare
E due responsabili che si fanno la guerra tra di loro per cui è praticamente impossibile andare a lamentarsi che tanto se uno decide una cosa l'altro per dispetto lo sminuirà (già successo un paio di volte)...
Per non parlare delle colleghe che sono state assunte perché parenti di od amiche di parenti a cui non puoi assolutamente nemmeno fare un appunto.
Quando finisce il contratto (che per fortuna siamo tutti stagionali) mi servirà almeno un mese di riposo mentale.
Mchan